9 ottobre 1974
Muore a 66 anni il tedesco Oskar Schindler, al quale si riconosce il salvataggio di 1200 ebrei dall’Olocausto. Durante il nazismo, al quale aderiva, Schindler gestiva una fabbrica a Cracovia dove impiegava gli operai polacchi del vicino ghetto ebraico. Quando il ghetto fu liquidato persuase i nazisti a consentire il trasferimento degli operai al campo di lavoro di Plaszow, salvandoli così dai campi di sterminio. Nel 1944 tutti gli ebrei di Plaszow furono deportati ad Auschwitz ma Schindler, a suo grave rischio personale, riuscì a corrompere gli ufficiali perché gli consentissero di trattenere i suoi operai e di creare una fabbrica nella Cecoslovacchia occupata. A fine guerra, rimasto senza un soldo, aveva salvato 1200 persone. Nel 1962 il Yad VaShem, l’istituto israeliano per la memoria dell’Olocausto, lo dichiara ‘giusto tra i gentili’. È sepolto in Israele, secondo la sua volontà, nel cimitero cattolico sul monte Sion.