7 ottobre 2006
Viene assassinata a Mosca, il giorno del compleanno del presidente russo Vladimir Putin, da mandanti tuttora non identificati, Anna Politkovskaya, giornalista russa nota in tutto il mondo per i suoi reportage sugli orrori della guerra in Cecenia e le torture praticate dalle forze di sicurezza cecene fedeli al Cremlino. Nel settembre 2004, era già stata oggetto di un tentativo di avvelenamento mentre era in volo verso Beslan, per seguire il sequestro e il massacro degli ostaggi nella scuola n.1. dell’Ossezia del Nord, dove un gruppo di fondamentalisti prese in ostaggio 1200 persone e persero la vita 186 bambini a seguito dell’irruzione delle forze speciali russe dopo tre giorni di assedio.