Cloud working : un nuovo modo di lavorare

E’ una forma di auto impiego. Un lavoratore indipendente o freelance, scambia il proprio operato con aziende che hanno bisogno in un preciso periodo, di un progetto o di un lavoro, senza per questo essere dipendenti dell’azienda stessa, non facenti quindi parte dell’organico.

A vantaggio di quali specializzazioni?

 Tutti gli addetti ai lavori digitali

  • grafici,
  • web designers
  • filmakers
  • programmatori
  • giornalisti
  • editori
  • esperti di marketing
  • sviluppatori di App per smartphone e tablet

Come si accede

Il professionista deve:

  • essere freelance nei diversi settori che interessano
  • si iscrive alle piattaforme dedicate
  • viene a contatto conaziende di tutto il mondo

Le aziende:

  • propongono on line di volta in volta diversi progetti
  • valutano  tutte le proposte dei partecipanti
  • assegnano l’incarico ad uno di loro

Il compenso

Il lavoro del professionista non viene svenduto, riceverà una adeguata retribuzione

attraverso il metodo del SafePay che funziona nel seguente modo:

  • L’impresa versa su un conto terzi il compenso
  • La quota resta impegnata sul conto fino alla consegna del progetto
  • La piattaforma trattiene una piccola percentuale

La piattaforma trattiene una piccola quota, al professionista che progetta un logo per esempio vanno Euro 250,00;  per un ora di programmazione Euro 12; per scrivere 10 post da 600 battute per esempio guadagna Euro 150.

Tra le piattaforme freelance da considerare troviamo:

  1. Upwork, nata dalla fusione di Elance e Desk, conta  10 milioni di persone che lavorano per 4 milioni di clienti registrati, guadagnando oltre un miliardo di dollari.
  • Sono richieste 2700 differenti figure professionali, in 180 Paesi del mondo.
  • Upwork è una piattaforma rivolta un po’ a tutti: dai creativi ai programmatori, dai contabili ai web designer, dai copywriter agli esperti di marketing.
  • Ha sede in California, a Mountain View come Google, e fino ad aprile era guidata da un italiano, il fiorentino Fabio Rosati.
  • grande flessibilità e rapidità di risposta ai clienti, che possono trovare in fretta sia singoli professionisti che interi gruppi di lavoro.
  1. Freelancer.com è un’altra piattaforma fondata in Australia nel 2009, nota per le sfide per aggiudicarsi un lavoro.
  • Al network sono iscritte anche migliaia di aziende italiane.
  • Al momento Freelancer.com impiega quasi 240mila professionisti, che lavorano per 30mila committenti su quasi 59mila progetti.
  • La registrazione alla piattaforma è gratuita (con limiti al numero di progetti che si possono commissionare o eseguire) oppure a pagamento (senza limiti)
  1. Twago è la piattaforma nata in Germania, nel 2009 a Berlino
  • In Italia è presente dalla fine del 2009,  e in Spagna.
  • Dal 2012 è presente in Francia.
  • 78mila progetti pubblicati per un valore di quasi 415 milioni di euro.
  • Sono molto richiesti i programmatori, i graphic designer ma anche i traduttori o gli esperti di marketing, sviluppatori di App, social media editor
  • La registrazione di base è gratuita, si paga una percentuale sul lavoro concluso (tipo il lavoro che fanno le agenzie immobiliari).
  1. Scribox è la piattaforma del campo editoriale.
  • I gestori di blog, testate giornalistiche, gruppi editoriali e operatori di e-commerce cercano autori di contenuti testuali.
  • La retribuzione si contratta.
  1. Melascrivi è un’altra piattaforma dedicata al campo editoriale e freelance
  • Adatto a chi muove i primi passi nel settore editoriale
  • La retribuzione va in base alle parole, quindi non troppo remunerativa
  1. 99Design.it permette l’incontro tra i professionisti e le aziende del design creativo
  • Attualmente sono iscritti 9mila designer italiani
  • Il funzionamento è simile a quello delle gare di appalto
  • Gli acquirenti lanciano dei con concorsi per progettare loghi, biglietti da visita, adesivi, manifesti, flyers, illustrazioni e video.
  • Permette un contatto diretto tra azienda e creativo
  1. Elance.com è tra le primissime piattaforme, se non la prima nel cloud working nata negli Stati Uniti
  • E’ adatta per programmatori, esperti del marketing, editore, designer, sviluppatori di App
  • I profili dei creativi sono molto dettagliati, completi di curriculum e sono presenti i giudizi dei clienti.

Il vantaggio di questo modo di lavorare, è che se si dovesse vivere con un solo progetto l’anno, non sarebbe accettabile, ma se si riesce a farne più di uno, il guadagno inizia ad essere consistente.

Sabrina Mattia

Condividi:

Log in with your credentials

Forgot your details?