2 ottobre 1944
Dopo oltre sessanta giorni termina la rivolta di Varsavia con la firma della resa da parte dell’esercito nazionale polacco. La rivolta, stroncata dai nazisti nel sangue, costa la vita a duecentomila polacchi, centottantamila dei quali semplici civili. I tedeschi riconoscono agli insorti ed ai civili catturati lo status di prigionieri di guerra. Ma impongono la deportazione di quasi mezzo milione di persone in previsione dell’esecuzione di uno dei più insensati ordini di Adolf Hitler: la totale distruzione della città di Varsavia.