11 agosto 1919
L’Assemblea Costituente tedesca riunita nella città di Weimar approva la nuova costituzione democratica, una delle più avanzate dell’epoca, che prevede il mantenimento della struttura federale dello stato, il suffragio universale maschile e femminile, un governo responsabile di fronte al parlamento e un presidente della Repubblica eletto direttamente dal popolo. Alla fine della prima guerra mondiale, con la caduta dell’Impero, la Germania si trovava in una situazione simile a quella della Russia del 1917, ma l’alleanza dei socialdemocratici tedeschi con la vecchia classe dirigente, contro le insurrezioni comuniste degli “spartachisti”, gli appartenenti al nucleo originale del partito comunista tedesco. L’accordo tra socialisti, cattolici e democratici rende possibile la formazione di un governo di coalizione e l’approvazione della costituzione. Pressati dalla minaccia di nuovi tentativi rivoluzionari e dall’opposizione dell’estrema destra i socialdemocratici subiscono nel 1920 una grave sconfitta elettorale e sono costretti a lasciare il governo.