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7 agosto 1911

Nicholas RayNasce a Galesville in Wisconsin il regista, sceneggiatore e attore statunitense Nicholas Ray. Studente ribelle e indisciplinato, ancora adolescente realizza alcuni programmi per una radio di LaCrosse, la cittadina del Wisconsin dove cresce e compie gli studi. Iscrittosi poi alla facoltà di architettura dell’Università di Chicago, per alcuni mesi frequenta il laboratorio artistico e teatrale di Frank Lloyd Wright, dove prende confidenza con tutti i settori coinvolti nella realizzazione degli spettacoli: dalla recitazione, alla regia e scenotecnica. Nei primi anni ’30 si trasferisce a New York ed entra in contatto con il teatro di sinistra e collabora con Elia Kazan e Joseph Losey. Durante la II Guerra Mondiale lavora con alla realizzazione di programmi radio per l’Office of War Information e da solo a una fortunata serie di trasmissioni di propaganda per la CBS. L’esordio dietro la macchina da presa avviene nel 1949 con il film noir “La donna del bandito”, che nonostante la tiepida accoglienza alle prime proiezioni, viene in seguito acclamato dalla critica internazionale. Nel 1954 riscuote grande successo con il western “Johnny Guitar” e l’anno successivo realizza “Gioventù bruciata”, il film che contribuisce a lanciare James Dean come icona della ribellione giovanile e che vale a Ray la candidatura all’Oscar per il miglior soggetto. Tra il 1957 e il 1959 dirige due film in Europa: “Vittoria amara” (1957, candidato al Leone d’oro a Venezia) e “Ombre bianche” (1959, candidato alla Palma d’Oro a Cannes). All’inizio degli anni ’60, ormai all’apice della sua carriera, realizza i kolossal “Il Re dei Re” (1961) e “55 giorni a Pechino” (1963). Dopo alcuni anni in Europa, rientra negli Stati Uniti negli anni ’70 e si dedica all’insegnamento. La sua ultima fatica è “Nick’s Movie – Lampi sull’acqua” (1980) un documentario sulla sua malattia realizzato insieme a Wim Wenders e uscito postumo. Ray muore infatti nel 1979.

 

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