Fuzzy Duck // Fuzzy Duck (1971), l’album

A volte i reperti musicali incompresi in altre epoche rimangono nascosti dalle sabbie del tempo, finché non vengono riscoperti ed apprezzati. Ben tornati all’ascolto di una nuova puntata della rubrica di storia della musica, La Musica del Venerdì.

Nell’anno 1971, uscì in Inghilterra un album curioso. Innanzitutto venne pubblicato con una tiratura limitata di 500 copie, segno che gli stessi produttori non credessero molto nel progetto. Inoltre, la stessa band sembra si sia sciolta subito dopo, senza mettere in essere nessuna promozione. Se si pensa poi che il disco risulta accompagnato da una delle copertine più brutte della storia della musica,

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si capisce come il successo non sia arrivato.

Le otto tracce che lo compongono invece, lo collocano in una terra di mezzo tra il post psichedelico di cui si sentono ancora gli echi e il prog. con il suono inconfondibile dell’organo Hammond.

Nel complesso il disco è ben suonato e trapela un certo affiatamento tra i componenti, che a volte dimostrano veramente di divertirsi, nell’intreccio di chitarre, batteria, tastiere e voci.

A partire dalla fine degli anni ottanta, cominciò ad essere ristampato sia in Inghilterra che in Germania e Italia, raggruppando negli anni appassionati sempre più numerosi.

I mitici cavalieri erano:

Mick Hawksworth, voce basso, chitarra a dodici corde, violoncello elettrico

Grahame White: chitarra elettrica, chitarra acustica, voce

Paul Francis: batteria, percussioni

Roy Sharland: tastiera, voce

Se volete vederli in due immagini durante la lavorazione del disco..

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infine se volete vederli in una immagine curiosa..

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Con l’acida “Time Will Be Your Doctor”

con la movimentata “Just Look Around You “

con la progressive “Afternoon Out”

e infine con la stramba “A Word From Big D”

 

Signore e Signori

Ecco a Voi

Fuzzy Duck

Buon ascolto e buon venerdì

 

Fabrizio Savelli

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