Il film della settimana, nonchè campione d’incassi al botteghino è Spy, commedia d’azione con protagonista Melissa McCarthy. Storie di spie al cinema, ne abbiamo viste tante e su tutti troneggia l’indiscusso e indimenticato James Bond, che a scaltrezza ed azione, univa una buona dose di sex appeal.
Questa volta il regista Paul Feig, già apprezzato regista de “Le amiche della sposa”, pellicola al femminile di qualche anno fa, al centro della vicenda mette Susan Cooper agente della CIA particolarmente talentuosa, ma schiacciata da un machismo imperante, che relega il suo talento all’interno di un sordido ufficio, dietro una scrivania, da dove teleguida gli agenti in missione. La sua intelligenza, è vittima oltre che di un irrisolto rapporto materno, dalla presenza e dallo charme di Bradley Fine, che abusa del suo ascendente su di lei. Ma la sua morte improvvisa, ad opera della crudele Rayna Boyanor, regala a Susan l’occasione della vita. Il tutto si rivelerà più complicato del previsto, perchè Susan oltre a dover fronteggiare, un’ avversaria tutt’altro che facile, dovrà vedersela (per altri motivi) con il suo collega misogino che tenterà di boicottare ogni sua iniziativa.
Il film, oltre ad essere molto divertente, prosegue il percorso intrapreso da Feig nel film precedente, dove erano le donne ad avere un peso specifico rilevante nelle vicende raccontate. In questo caso il carisma oversize della McCarthy, si impone sulla storia in modo del tutto nuovo e originale, regalando un punto di vista alternativo a storie di questo genere, puntando il tutto sul capovolgimento dei ruoli. Non più spia dal fascino indiscusso, ma piuttosto una spia come noi, parafrasando il cult movie di John Landis, dove due improbabili Dan Aykroyd e Chevy Chase, s’improvvisavano spie dando luogo a gag irresistibili.
In questo caso però non si ride di Susan, perchè lei di talento ne ha da vendere e facciamo tutti il tifo, perchè finalmente possa trovare il suo posto nel mondo. E non possiamo che trovarla irresistibile con i suoi travestimenti decisamente poco glamour e con un film che si presenta come l’ennesima parodia del genere spy, ma con un tocco femminile, che aggiunge decisamente quel qualcosa in più.
Laura Pozzi