Un campagna di crowdfunding è una vera campagna di marketing da curare in ogni dettaglio, si raccolgono i dati, si raccolgono i fondi e quando si è pronti si presenta tutto alla stampa.
Primo obiettivo:
- smuovere i fan appassionati al proprio progetto
Come si realizza:
- raccogliere i fondi necessari a finanziare l’impresa
- postare foto
- aggiornare blog
- realizzare video e metterli in rete
La sua riuscita infatti dipende da un planning perfettamente organizzato, da un buon piano di marketing, un’ eccellente valutazione dei competitors e molta preparazione.
Per avere successo nel crowdfunding è necessario approcciarsi con serietà e dedizione a questa attività, come per qualsiasi altra campagna di marketing.
Tipi di crowdfunding:
- Reward-based (il più diffuso, quello che prevede la ricompensa),
- Peer to Peer (direttamente tra siti lending di privati),
- Donation-Based (nessuna ricompensa attesa, per esempio con il no-profit),
- Equity Crowdfunding (finanziando il progetto si ottiene una quota societaria).
Una cosa fondamentale da fare è:
REALIZZARE UN VIDEO: il video rappresenta la carta vincente di ogni campagna di crowdfunding di successo, coinvolge emotivamente gli altri e soprattutto spiega perché gli appassionati dovrebbero parteciparvi.
SCEGLIERE IL TITOLO: in pochi secondi sarà la chiave del successo, se il titolo è accattivante, spingerà gli spettatori a volerne sapere di più.
UN BUDGET: anche se piccolo va PREVISTO.
I SOSTENITORI vanno RICOMPENSATI: quando si realizza un progetto, anche se non si arriva a dare un riconoscimento economico, per i sostenitori è importante sentirsi parte. Ringraziandoli magari, facendo scrivere i nomi in calce al progetto. Chi crede nel tuo progetto lo fa per passione e per diventare parte di qualcosa di più grande e senza tempo.
ATTENZIONE al SITO: il sito va sempre aggiornato, organizza la mailing list e contatta magari i blogger o la stampa di settore.
Un esempio su tutti di crowdfunding vincente, è stata la campagna elettorale per Obama negli USA, in Italia per esempio è stata la campagna degli ex-Otago.
In italia sicuramente i primi, ad esserci riusciti.
Il crowdfunding offre potenzialmente a chiunque sia in possesso di una connessione internet la possibilità di realizzare i propri progetti con l’aiuto degli utenti provenienti da tutto il mondo.
Esempi di finanziamenti di questo tipo non mancano sia nel mercato musicale che in quello dell’industria, delle istituzioni, etc. etc.
Il crowdfunding si sta affermando sempre più spesso come un metodo di finanziamento che permette di realizzare i propri sogni.
Non è proprio così facile ma sarebbe bello se lo fosse.
In realtà, ad oggi, il movimento dei crowdfunder in Italia è ancora al primo stadio, anche se qualcosa tra i giovani nativi digitali si sta muovendo nella direzione giusta.
Un progetto di crowdfunding, per avere successo devono riuscire a godere soprattutto di una estrema visibilità.
Il crowdfunding, è quella pratica che attraverso piccole donazioni di un grande numero di persone permette di trovare le risorse economiche per finanziare un progetto specifico.
L’esperienza di questo gruppo musicale è sicuramente di incoraggiamento per altre band che vogliono autoprodursi il proprio disco.
Il punto forte delle piattaforme di crowdfunding non sta solo nell’offrire una soluzione immediata, ma anche nel fatto che, attraverso le loro attività di routine, sviluppano conoscenze e esperienza che si rivelano spesso fondamentali.
Inoltre, contribuiscono a ridurre i costi di transazione e le complessità legislative, e garantiscono infine una certa quantità di utenti che passano regolarmente a controllare i nuovi progetti, tutti potenziali investitori che sono fuori dalla rete di contatti abituale , spesso un aspetto cruciale di una campagna di successo.
Solo per fare alcuni esempi, esistono piattaforme per finanziare progetti per apps (appbackr), libri (Unbound), film (l’innovativa Cineama in Italia), musica (l’italiana Musikstarter).
Molte operano nel settore di beneficenza e impegno sociale, come Start Some Good, Buzzbnke la piattaforma “mista” italiana Shinynote.
Scegliere la piattaforma giusta è un passo molto importante in un progetto di crowdfunding
Secondo il più recente report globale sullo stato del Crowdfunding pubblicato su Crowdsourcing.org, ci sono circa 452 piattaforme al mondo, per oltre 50 % basate in Europa.
In Italia se ne contano meno di 10, tutte nate nella seconda metà del 2011, con l’eccezione di Kapipal.
È necessario prepararsi bene e con largo anticipo, pensare in ottica di vero e proprio business plan e seguire alcuni accorgimenti specifici, e qualsiasi progetto potrà essere realizzato.
Volete autoprodurvi ma non avete i fondi? Chiedete a chi vi segue di sostenervi con una piccola donazione, in cambio date un gadget, una maglietta, una borsa. Il fan vi seguirà in tutta la campagna, gli verrà spontaneo farvi pubblicità e il vostro progetto prenderà forma.
I ragazzi del gruppo Ex-Otago hanno rappresentato veramente un grande esempio, e ancora il bello deve venire, una volta che avranno prodotto il loro disco, gli utili e il ricavato potranno essere divisi tra i finanziatori. (Dovesse essere anche solo un caffè).
Quindi forza con la fantasia!! Siamo italiani, popolo di poeti, maestri e scrittori, la fantasia di certo non manca. In bocca al lupo per i vostri progetti.
Sabrina Mattia