Il piano di sviluppo rurale (PSR), darà la possibilità a molti giovani di cimentarsi in questa forma di imprenditorialità, non nuova, ma riscoperta. I nostri nonni hanno mandato avanti intere generazioni, riscopriamo i benefici della terra, della nostra terra e il lavoro manuale.
Ora et labora (dalla regola benedettina, San Benedetto insegna).
Per fare richiesta di accesso al fondo strutturale dell’Unione Europea relativo al Piano di Sviluppo Rurale (PSR) è fondamentale preparare in tempo un dettagliato business plan aziendale tenendo conto dei termini specifici di ciascun territorio.
La maggior parte delle regioni apriranno il bando a settembre 2015.
Fa eccezione, la regione Toscana che permetterà di presentare la domanda prima dell’approvazione della Commissione Europea.
L’Emilia Romagna e la provincia di Bolzano saranno le prime ad avviare la misura subito dopo l’approvazione del PSR, seguite a partire da settembre dalle altre regioni italiane.
Entro il 31 agosto 2015, nelle località che hanno ancora risorse sul PSR 2007-2013, come nel caso della Puglia e della provincia di Trento, è consentito spostare da un asse all’altro fino al 3% delle risorse, senza vincoli particolari.
La nuova misura 6 impone la presentazione della richiesta per l’ammissione al finanziamento a ridosso dell’insediamento in azienda, che generalmente corrisponde alla data di apertura della partita Iva, ma esistono disposizioni specifiche per ciascun programma regionale (es. prima movimentazione con fatture in entrata o uscita). La Commissione Europea ha già concesso nel PSR Lombardia e Veneto il limite di 12 mesi, come periodo di tempo massimo tra l’insediamento del giovane e la presentazione della domanda.
La data di insediamento può essere inoltre una questione spinosa per coloro che intendono avvalersi anche dei fondi PAC.
A chi si rivolge: giovani under 40 che intendono insediarsi in agricoltura.
Premio: variabile da regione a regione.
Che cosa ci manca? Abbiamo buone teste, buone mani, giovani forti e volenterosi e soprattutto non vivono la campagna lontana dal resto del mondo. Sono continuamente connessi con le novità e il resto del globo.
Quindi sarebbe opportuno tenere presente la centralità delle risorse comunitarie messe a disposizione delle nuove generazioni e l’importanza di fare rete, il modo migliore per sostenere l’economia locale e diventare più competitivi sul mercato globale.
L’agricoltura è diventata negli ultimi anni uno dei settori dell’economia italiana che meglio ha saputo interpretare l’innovazione, della modernità, oltre che della creatività, con un numero crescente di iniziative e opportunità rivolte a promuovere l’imprenditorialità giovanile in agricoltura.
Preparare in tempo un dettagliato business plan aziendale.
Gli Stati membri dovranno elaborare i rispettivi programmi di sviluppo rurale basandosi su almeno quattro delle sei priorità comuni dell’UE:
- – promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali
- – potenziare la redditività e la competitività di tutti i tipi di agricoltura e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e una gestione sostenibile delle foreste
- – promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo
- – preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alle foreste
- – incoraggiare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di CO2 e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale
- – promuovere l’integrazione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali
È importante per le aziende insediarsi nei tempi giusti, prestando attenzione alla data di scadenza del bando regionale e le differenze temporali tra l’insediamento e l’eventuale presentazione della domanda di contributo.
La novità introdotta dalla nuova misura 6 impone infatti la presentazione della richiesta per l’ammissione al finanziamento a ridosso dell’insediamento in azienda.
La tempistica dell’insediamento può essere una questione spinosa per coloro che intendono formulare richiesta anche per i fondi PAC, il cui termine è il 15 giugno 2015.
Il rischio è che qualche impresa possa essere esclusa per la non coincidenza delle date di insediamento con quelle stabilite dai futuri bandi PSR e quelle per i titoli relativi al primo pilastro della PAC.
Alcuni importi per Regione:
REGIONE | USCITA BANDO | PREMIO PREVISTO |
Abruzzo | Non definito | Non definito |
Basilicata | Non definito | Fino a Euro 70.000 |
Bolzano | Luglio 2015 | Fino a Euro 33.000 |
Calabria | Settembre 2015 | Da Euro 40.000a Euro 70.000 |
Campania | Settembre 2015 | Da Euro 40.000a Euro 60.000 |
Emilia Romagna | Settembre 2015 | Da Euro 30.000a Euro 50.000 |
Friuli-Venezia Giulia | Settembre 2015 | Da Euro 15.000a Euro 70.000 |
Lazio | Settembre 2015 | Euro 40.000 |
Liguria | Luglio 2015 | Da Euro 15.000a Euro 25.000 |
Lombardia | Settembre 2015 | Da Euro 20.000a Euro 35.000 |
Marche | Ottobre 2015 | Da Euro 50.000a Euro 70.000 |
Molise | Da Euro 20.000a Euro 70.000 | |
Piemonte | Non definito | Non definito |
Puglia | In corso (da PSR 2007/2013) | Da Euro 25.000a Euro 35.000 |
Sardegna | Inizio 2016 | Da Euro 35.000a Euro 70.000 |
Sicilia | Novembre 2015 | Euro 40.000 |
Toscana | Pre bando fine Maggio 2015 | Da Euro 40.000a Euro 50.000 |
Trento | Appena chiuso. Riapre Ottobre 2015 | Da Euro 20.000a Euro 70.000 |
Umbria | Settembre 2015 | Euro 70.000 |
Valle D’Aosta | Non definito | Fino a Euro 70.000 |
Veneto | Settembre – Ottobre 2015 | Euro 40.000 |
Per ulteriori dettagli:
http://enrd.ec.europa.eu/it/policy-in-action/cap-towards-2020/rdp-programming-2014-2020
Sabrina Mattia