Amy Winehouse / Storia triste di una ragazza di grande talento

Ben tornati all’ascolto di una nuova puntata della rubrica di storia della musica, La Musica del Venerdì.

L’inquietante club 27 è un circolo immaginario a cui partecipano le star della musica che nella storia sono morte a 27 anni. L’ospite di oggi è la sfortunata ultima ammessa a tale consesso. Nata  a Londra alla fine dell’estate del 1983 da una famiglia ebraica, della classe operaia, dimostra fin da piccola una passione per la musica e per il canto. Nel 2003 pubblica il primo album, con buoni riscontri, nel 2006 pubblica il secondo “Back to Black” e fa il botto, con 12.000.000 di copie vendute.

Nella sua poetica, si ricollega alle atmosfere soul e r’n’b degli anni 60, della gloriosa Motown Records, riadattandole ai giorni nostri. La sua voce è fondamentale per il raggiungimento artistico, ma Lei è anche autrice e coautrice delle canzoni.

La parabola di questa artista, però,  prende subito una curva discendente, a l’enorme talento, infatti, non si accompagna un rigore nei comportamenti, tanto che la fine risulta quanto più tragicamente annunciata.

Vi diranno che non aveva il talento degli altri soci di quel maledetto club, ma non è vero, era brava e molto e il suo talento è fra i più limpidi degli ultimi decenni.

Se volete vederla in una suggestiva immagine in bianco e nero..

foto Am1

se invece volte vederla durante un concerto..

foto Am2

infine, se volete vederla in un due bei dipinti dell’artista e amica Michela Ortenzi, in arte Moz..

foto Am3

 

Con la famosissima “Rehab”

con il brano che da il titolo al secondo album “Back To Black

con la bella “You Know I’m No Good”

 

Signore e Signori

La grande Amy Winehouse

Buon ascolto e buon venerdì

 

Fabrizio Savelli

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