Il premio di risultato

In ogni Contratto Collettivo Nazionale è prevista una parte riferita al sistema incentivante. L’azienda tiene conto del personale che, in relazione alle mansioni svolte, fornisce contributi indiretti al raggiungimento degli obiettivi specifici assegnati.

Criteri di distribuzione e modalità complessivamente adottate dall’impresa saranno oggetto a consuntivo di apposito incontro con i medesimi organismi sindacali, nel corso del quale l’impresa stessa deve segnalare il numero dei premiati (anche distribuiti per gruppi omogenei) e l’ammontare globale dei premi incentivanti assegnati.

L’azienda lavora con i numeri, per fare altri numeri.

Nello specifico i dipendenti rappresentano i numeri per fare altri numeri.

Per meglio dire, il dipendente è pagato per svolgere il proprio lavoro, alla fine del quale l’Azienda stessa, nel contempo oltre a pagare i dipendenti otterrà dei risultati, ci auguriamo il più delle volte degli utili.

In riferimento a quanto detto, è possibile proporre un sistema incentivante.

In poche parole, come ho sempre sostenuto l’obiettivo  deve essere SMART:

S – specifico

M – misurabile (raggiungibile)

A – applicabile

R – rilevante dal punto di vista organizzativo, coerente con la mission aziendale

T – definito in un tempo preciso

Si attua nel seguente modo:

– si stabilisce il periodo di riferimento (1 anno)

– si effettuano verifiche intermedie attuando un sistema di pianificazione e controllo, per esempio trimestrale a MARZO, a GIUGNO e a DICEMBRE attuando un sistema di valutazione del personale, stabilendo il sistema incentivante.

Il PDR deve avere carattere di:

– obbligatorietà

– continuità

– costanza

– determinatezza o determinabilità

Da tenere presente la detassazione.

La detassazione del salario di produttività, introdotta nel 2008, è una misura non strutturale ma che ripropone ogni anno uno sgravio fiscale sui bonus erogati ai lavoratori: nel 2013 i premi retributivi e le voci di salario legate agli incrementi della produttività sono stati concessi con tassazione agevolata al 10%, con un massimo di 2.500 Euro di sconto fiscale riservato ai lavoratori con reddito annuo fino a 40mila Euro.

Per il 2013-2015 le risorse sono state stanziate dalla Legge di Stabilità (art. 1, comma 481, legge 228/2012), che ha rimandato ad un successivo decreto attuativo i criteri di applicazione (DPCM del 22 gennaio 2013), pubblicato in GU n.75 del 29 marzo 2013.

Aumenta di 500 Euro il premio di produzione 2014: il decreto che proroga la detassazione delle voci di salario legate alla produttività aziendale è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 aprile, innalzando da 2.500 a 3.000 Euro il tetto massimo annuo. Il riferimento normativo è la Finanziaria 2013 (legge 228/2012), in base alla quale i premi di produttività, da erogare esclusivamente nel settore privato, possono essere riconosciuti a lavoratori dipendenti con stipendio annuo fino a 40mila Euro.

Questa quota della retribuzione può essere svincolata dalla normale tassazione, applicando se più conveniente l’aliquota agevolata del 10%.

Le regole applicative restano le stesse del 2013.

Nel reddito vanno compresi anche eventuali trattamenti previdenziali, gli assegni equiparati, gli eventuali importi per attività lavorativa all’estero, pur senza rilevanza fiscale in Italia.

I Ministeri dell’Economia e del Lavoro sono tenuti ad effettuare un monitoraggio, da pubblicare entro metà giugno, in base al quale il Governo possa mettere a punto eventuali correttivi allo strumento del salario di produttività.

Dal D p c m 19 Febbario 2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Come si realizza.

Vi riporto di seguito un breve schema di sistema incentivante che ho proposto qualche tempo fa presso un’azienda presso la quale ho lavorato.

Potrebbe essere un’utile guida per realizzare il vostro riconoscimento per ogni anno in cui siete stati presenti presso la struttura.

E’ articolato in 3 parti:

  • Parte fissa (stabilita come valore di liberalità che l’Azienda può concedere, si trova su ogni CCNL, può variare dalle € 200,00 alle € 400,00, dipende da quanto stabilito nei contratti)
  • Parte variabile (basata sulle presenze)
  • Parte variabile (basata sulla produttività)

A )PARTE FISSA = liberalità.

B) PARTE VARIABILE – Presenze.

Si prende come parametro di riferimento la R.a.L. (Retribuzione annua Lorda), la troverete sul CUD, comprende tutto il ricavato, paga mensile, straordinari, tredicesima, quattordicesima ove prevista

Si divide per 12 mesi. (Esempio R.a.L € 14.400,00 *1/12), si ottiene la paga media mensile.

Per ogni mese di lavoro prestato

(si considera la presenza uguale o superiore ai 15 giorni, o all’80% dei giorni previsti nel mese, tolte le ferie ed assenze con diritto alla retribuzione),

Si considera  1/26 dello stipendio mensile.

Si ottiene la paga media giornaliera.

A questa si applica 1/26.

Si ottiene il bonus giornaliero.

Il risultato si moltiplica per i mesi (12).

Si ottiene il PDR.

La seguente è la formula da me elaborata:

PAGA MEDIA MENSILE * 1/26 = PAGA MEDIA GIORNALIERA

PAGA M GIORNALIERA * 1/26 = BONUS GIORNALIERO

BONUS GIORNALIERO* gg lavorati nel mese = BONUS MENSILE

BONUS MENSILE*12= PDR

(26 giorni per convenzione, considerando ferie, permessi e altro, anche se la settimana lavorativa è di 5 gg)

Esempio:

– Paga mensile € 1,200

– Divido 1,200*1/26 = € 46,00 (bonus mensile)

– Divido € 46*1/26 = € 1,77 (bonus giornaliero)

– Moltiplico € 1,77*22 giorni lavorati effettivamente nel mese = € 39,00

– € 39,00 rappresenta il bonus di quel mese (quindi il dipendente ha garantito la sua presenza per 22 giorni)

– Il mese successivo per esempio sarà stato presente 18 gg, e il suo bonus sarà € 31,9 quindi € 32,00

– Se ipotizziamo un lavoratore presente tutti i mesi per 20 gg il bonus mensile sarebbe € 35,50

– € 35,50*12 = € 426,00 annui ——————–PDR

(basato sulle presenze)

Qualora il dipendente si rendesse disponibile a garantire la presenza nelle giornate pre e post-festivi, per esempio :

LUNEDI’ e VENERDI’

il 2 GENNAIO

il 7 GENNAIO

il 24 APRILE

il 14 AGOSTO

il 16 AGOSTO

il 30 o ultimo giorno di ogni mese (previsti picchi di lavoro)

il 5 e il 6 di ogni mese (corrispondenti alla chiusura contabile)

In aggiunta a quanto previsto per le normali presenze, i giorni critici  saranno maggiorati dello  0,25%  (quindi € 1,77 + 0,25%  =  € 2,2125)

Parte Variabile – Presenze

Totale Euro

MESEBONUS GIORNALIERO€ 1,77BONUS GIORNI CRITICI  € 2,2GG PRESENZA ORDINARIGG PRESENZA MAGGIORATIBONUS MENSILE
GENNAIO
FEBBRAIO
MARZO
APRILE
MAGGIO
GUGNO
LUGLIO
AGOSTO
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
DICEMBRE

Parte variabile – Produttività

Per stabilire un criterio equo di produttività, a ciascun dipendente sarà richiesto, di garantire alcuni parametri nella lavorazioni.

Visto che il lavoro a cottimo è vietato, si potrà procedere nel seguente modo:

  • Rispettare i tempi previsti per le pause
  • Rispettare i tempi di inizio e fine lavorazione (per esempio su un macchinario,come possono essere le macchine a controllo numerico, tipo  un tornio o una fresa, oppure la durata di una chiamata di assistenza  in un call center)
  • Raggiungimento dell’obiettivo richiesto dal cliente nella misura del 70% (se si tratta di aziende in outsourcing, oppure raggiungere il 70% delle lavorazioni previste dal datore di lavoro)
  • Parametri garantiti e superati del 10% =  benefit aggiuntivo, a fine anno, per esempio un buon cesto di prodotti tipici del valore di € 100,00, oppure buoni acquisto presso centri convenzionati, oppure Buoni benzina

In definitiva, per ogni anno di lavorazione, a marzo dell’anno successivo, a ciascun dipendente sarà riconosciuto un Premio di Risultato, articolato in più parti:

  • Parte fissa (liberalità), riconosciuta a tutti + Parte Variabile (presenze individuali) + Parte Variabile (produttività raggiunta dall’intero gruppo di lavoro)
  • Ed eventuale benefit al superamento dell’obiettivo.
  • Esempio Parte Fissa € 200,00 + Parte presenze € 460,00 + Parte produttività € 200,00; in totale ciascun dipendente avrà riconosciute, per la sua presenza e produttività un totale di € 860,00 detassati al 10%, computeranno nel TFR e FPN.

Non è irraggiungibile, anzi a mio parere fidelizza il dipendente, l’Azienda si può fidare e si ottengono insieme grandi risultati.

Vi riporto quanto ho sentito dire una volta da un dirigente “Siate coinvolti”, più di così credo non si possa fare.

Ad ognuno vada il giusto riconoscimento, la paga mensile è dovuta, il lavoro prestato è dovuto, quando le aziende sono produttive, lo sono grazie alla forza lavoro, data dalle risorse, le risorse oltre alle macchine, sono anche umane, molto umane.

Sabrina Mattia

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