5 gennaio 1968
Alexander Dubcek viene eletto segretario generale del Partito Comunista cecoslovacco. E’ l’inizio della primavera di Praga. La nuova direzione del partito vara una serie di riforme: abolizione della censura, democratizzazione della vita politica, maggiori margini di manovra ai responsabili delle aziende statali. L’obiettivo è quello di dar vita a un “socialismo dal volto umano”. Dubcek viene deposto il 20 agosto, con l’invasione di Praga da parte dei carri armati del Patto di Varsavia.