Ben tornati all’ascolto di una nuova puntata della rubrica di storia della musica, La Musica del Venerdì.
Siamo nella metà degli anni ’70, in una Bologna fervida da un punto di vista culturale, che ha il suo centro nel Dams, la facoltà delle discipline delle arti, della musica e dello spettacolo. Un ambiente decisamente schierato politicamente, dove però alcuni giovani, scelgono il disimpegno e pur dotati di intelligenza, si fingono “stupidi”
di fatto creando un genere poi ripreso da molti altri in seguito.
Fondatore del gruppo è un ragazzo mite appena laureato, con una tesi sui Beatles, di nome Roberto
che ospita le prime prove nella propria cantina. La loro musica è il Punk Rock nella forma del Rock Demenziale. Mentre in Inghilterra il punk esprime con violenza anche estetica, il rifiuto del sistema, in italia questo rifiuto, viene realizzato, con la forza dell’ironia e del nonsense.
Bersaglio preferito di Roberto e dei suoi amici è soprattutto il conformismo e l’impegno militante snob, tipico di certi ambienti della sinistra, perché anche l’impegno politico è sentito come obbligo e quindi come sistema, da combattere.
I nostri nella loro trentennale carriera non sono diventati famosi, conosciuti si, fondamentali, copiati e unici anche, ma famosi veramente, no.
Se volete vederli giovani, dietro una rete..
se volete vederli in compagnia del rimpianto Andrea Pazienza..
infine se volete vedere il ritratto fatto dallo stesso Pazienza all’amico Roberto..
Roberto è venuto a mancare il 12 febbraio di quest’anno e dal quel momento c’è un pò meno intelligenza nel mondo.
Signore e Signori
con il loro brano – manifesto “Largo all’avanguardia”
e con la psichedelica “Bau bau baby”
ecco a Voi
i grandi Roberto “Freak” Antoni e gli Skiantos
Buon ascolto e buon venerdì
Fabrizio Savelli