La porta – Magda Szabó

“Una sola volta nella mia vita (…) una porta si spalancò davanti a me, la porta di una persona che voleva difendere ad ogni costo la propria solitudine (…). Solo io avevo il potere di vincere quella serratura: la donna che girò la chiave aveva più fede in me che in Dio (…). Ci sbagliammo entrambe.”

Ci sono porte che andrebbero aperte in punta di piedi. Dietro ci sono le vite degli altri.

Emerenc Szeredás, la sua, la tiene chiusa da sempre. È ormai un’anziana figlia dell’Ungheria del ‘900, che con la sua figura ossuta ha attraversato a testa alta la storia del suo Paese. A governare il suo universo, una legge speciale, fatta di dedizione e lealtà. Un amore di una purezza disarmante la lega ai più deboli. Il suo maggior disprezzo è per gli oppressori.

Cercando di mettere ordine nella sua casa e nella sua vita, Magda si imbatte in Emerenc, che diventa la sua governante. Maggiormente diverse, le due donne, non potrebbero essere. L’una praticamente analfabeta, l’altra scrittrice di professione, l’una governante instancabile dalla disciplina rigorosa, l’altra priva di qualsiasi senso pratico.

Si avvicineranno dapprima a fatica, goffamente, poi il loro diventerà un legame profondo che le unirà in un rapporto di reciproca dipendenza per decenni.

E la porta di Emerenc si aprirà.

Francesca Nanni

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