Ben tornati all’ascolto di una nuova puntata della rubrica di storia della musica, La Musica del Venerdì.
Oggi vi parlerò di un bambino nato a Montréal, in Canada, il 21 settembre 1934, ma anche in Grecia, come afferma egli stesso in una sua poesia. Infatti, se è vero che nel periodo dell’Università, comincia a scrivere poesie, è anche vero che nel 1963, si trasferisce a Hydra, un’isola Greca, dove fra l’altro scrive i suoi primi due romanzi.
Insomma un tipo alquanto intellettuale, anche per la scena musicale degli anni ’60. Non c’è da stupirsi quindi se The Edge, il chitarrista degli U2, parlando di Lui, riconosce alla sua voce una autorevolezza e una profondità quasi biblica.
Ha detto: “se il tuo destino è di essere un operaio chiamato scrittore, allora sappi che dovrai lavorare ogni giorno, ma sappi anche che non riuscirai tutti giorni a tirare fuori qualcosa di buono…”.
Trasferitosi a New York nella metà degli anni ’60, già affermato poeta e scrittore, viene inserito nel mondo cantautorale, dall’amica famosa cantante Judy Collins.
Va a collocarsi nell’ambito della musica folk, ma a differenza di Bob Dylan e Joan Baez, rifiuta la dimensione politica e incentra la sua ricerca sull’individuo. Figlio di un ingegnere civile, che si è sempre occupato del commercio di abiti da uomo, ha sempre indossato completi, non trovando i jeans adeguatamente comodi.
Se volete vederlo giovane e apprensivo..
se invece volete vederlo seduto al bancone di un bar, mentre beve chissà cosa..
infine se volete vederlo, recente, in uno dei suoi completi con cravatta e chitarra..
Con il brano ispirato alla donna che incontrò a Hydra e che divenne sua compagnia, “So Long, Marianne”
con il brano famosissimo ” Suzanne”
e “Hey, That’s No Way To Say Goodbye”
Signore e Signori,
ecco a Voi
il grandissimo Leonard Cohen,
Buon ascolto e buon Ferragosto
Fabrizio Savelli