16 maggio 1973
Sono le 10.57 quando Gianfranco Bertoli scaglia una bomba a mano sulla folla che commemora il primo anniversario dell’ omicidio del commissario Calabresi. Alla cerimonia che si svolge davanti alla questura di Milano partecipa il presidente del Consiglio Mariano Rumor, che rimane illeso perché aveva già lasciato il luogo della cerimonia. Il bilancio sarà di 4 morti e di circa quaranta feriti. Arrestato poco dopo, Bertoli dichiarerà, nel corso del lungo iter giudiziario, di aver agito da solo, ma le indagini accerteranno che l’anarchico era stato per anni «a libro paga» dei servizi segreti.