14 gennaio 1923
Il governo Mussolini, con un apposito decreto legge, delibera l’istituzione della MVSN, Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. Per via del colore della camicia, parte integrante della divisa di questo corpo, i suoi membri e la Milizia stessa erano noti anche con il nome «camicie nere». La Milizia riceveva così il suo crisma di legalità e veniva alla luce quale «Guardia armata della rivoluzione», «al servizio di Dio e della Patria». Si costituzionalizza così quell’insieme di ex-arditi reduci della Prima Guerra Mondiale agguerriti e portatori di un’ideologia aggressiva, violenta e gerarchizzante che avevano partecipato alle violenze del fascismo della prima ora e portato Mussolini sulla strada del governo. Inizialmente il nuovo organo risponde solo al Presidente del Consiglio. Nel corso del ventennio fascista la Milizia volontaria parteciperà alla guerra d’Etiopia, alla guerra civile di Spagna e alla spedizione d’Albania. Durante il secondo conflitto mondiale sarà attiva sul fronte greco, africano e russo.