22 dicembre 1871
Nasce a Pavia Cesare Mori. Questore di Bologna si oppone allo squadrismo fascista, cadendo per questo in disgrazia col governo Mussolini, salvo poi essere richiamato dal Duce in persona nel difficile incarico di combattere la mafia in Sicilia. Prefetto di Palermo dal 1925, grazie a poteri speciali, combatte il brigantaggio, braccio violento della mafia, con metodi spietati di antiguerriglia, ma non appena inizia ad alzare la mira verso i capi della ‘’onorata società’’, il Governo, minacciato anche di rivolte dai siciliani qualora Mori non fosse stato rimosso dal suo incarico, lo richiama a Roma dove viene nominato Senatore del Regno nel 1929. Per giustificarsi, dissero che la secolare piaga della Mafia era stata debellata quando in realtà sapevano benissimo che l’azione del Prefetto di Ferro era stata fermata prima che arrivasse a colpirne i vertici. In Senato Mori avrebbe voluto tenere sempre alta l’attenzione sui problemi della Sicilia, ma questo non era gradito al Governo il quale lo ammonì circa il continuare a parlare di “una vergogna che il fascismo ha cancellato”. Muore il 6 luglio 1942.