21 novembre 1986
Oliver North, membro del Consiglio nazionale di sicurezza degli Stati Uniti d’America, distrugge i documenti che lo coinvolgono nella vendita di armi all’Iran, Paese già violentemente antiamericano e su cui vige l’embargo. Tuttavia lo scandalo è ormai esploso. L’opinione pubblica è stata ormai informata che i soldi della vendita servono a finanziare i Contras, guerriglieri che si oppongono al regime marxista del Nicaragua. Lo scandalo noto anche col nome di Irangate minò duramente la credibilità di Reagan, non impedendogli tuttavia di ottenere la rielezione.