11 luglio 1979
Giorgio Ambrosoli, avvocato ed esperto in liquidazioni coatte amministrative, stava indagando sulle attività del banchiere siciliano Michele Sindona. Ambrosoli viene colpito da tre colpi di Magnum 357 mentre sta rincasando dopo una serata trascorsa con gli amici. A ucciderlo è William J. Aricò, un sicario prezzolato fatto appositamente giungere dall’America. Nessuna autorità pubblica è presente ai funerali di Ambrosoli ad eccezione dei vertici della Banca d’Italia. Il 18 marzo 1986, Michele Sindona e Roberto Venetucci, quest’ultimo un trafficante d’armi e tramite con il killer, sono condannati all’ergastolo per il delitto Ambrosoli.