CRISI: ANCHE LA GERMANIA NEL BARATRO
Crollano i titoli dei giganti industriali e bancari tedeschi: Deutshe Bank perde il 42% di utili in un trimestre rispetto al 2011, Mercedes “solo” l’11%. La motivazione alla base della flessione di Berlino è molto semplice e può esser rinvenuta nel fatto che ben il 71% delle esportazioni che provengono dal paese sono dirette in altri paesi dell’Europa.
Di conseguenza, la profonda crisi e il rischio default che minaccia Spagna e Italia, tra le altre, ha provocato un brusco calo delle esportazioni, minacciando uno tsunami di disoccupazione e recessione. Non a caso Moody’s ha declassato ben 6 Laender e il Fondo Efsf, predisposto dall’UE per ricapitalizzare le banche nazionali e di cui la Germania è tra i maggiori finanziatori.
I sindacati del paese e rappresentative degli industriali lanciano un ultimatum al cancelliere Angela Merkel, ritenendo che, se non si intervenga a favore di Spagna e Italia al più presto ed in modo concreto, sarà proprio Berlino a pagarne le conseguenze, riportando ferite ben più profonde di quelle pronosticabili a seguito di un massiccio intervento monetario a favore dell’Unione. D’altro canto, a non convincere i tedeschi sarebbero proprio le dure misure d’Austerity e il regime di controllo imposto a Grecia, Spagna e Italia. Difatti, schiacciare in tal modo l’economia è come spremere una rapa e, nel medio e lungo periodo, provoca un calo costante della domanda e degli investimenti (dato l’insostenibile peso fiscale e la poca attitudine ad accedere al credito che, in questi paesi, costa ancora troppo) e, di conseguenza, anche delle importazioni dalla Germania.
Il leader dell’economia europea, la pecora bianca del vecchio continente; la Germania non sembra più quell’incontrastato Golem industriale ma solo il paese che ha saputo meglio assorbire l’urto della crisi. Merkel non è affatto lo Husain Bolt dell’Olimpiade bancaria ma, semplicemente, un modesto corridore che taglia per primo il traguardo solo a causa degli infortuni che hanno colpito gli avversari, sempre che uno di essi non gli si aggrappi alle gambe trascinandola al suolo.
da YOU-ng.it