Pensieri

ITALIA, IN BALLO NON SOLO UN EUROPEO

Contro l’Irlanda, la Nazionale si gioca la credibilità di un sistema politico – industriale, prima che sportivo, duramente messo in crisi dall’inchiesta calcioscommesse. L’uscita dal torneo sarebbe grave, ma potrebbe essere una buona occasione per un repulisti a livello dirigenziale.


Intervista a Gianfrancesco Turano, autore per Chiarelettere di “Fuori gioco”.

“Stasera la Nazionale si gioca qualcosa che va al di là del semplice risultato sportivo, si gioca la credibilità di un sistema politico – industriale e solo in terza battuta sportivo, che è stato duramente messo in crisi dall’inchiesta della magistratura sul calcioscommesse. Inchieste che come tendiamo adesso a dimenticarci, sono tutt’ora in corso e stanno semplicemente segnando una pausa, probabilmente per consentire un europeo più sereno agli azzurri.
Questo europeo, carico di significavi extra sportivi per tante nazioni, a cominciare dalla Grecia che approderà ai quarti, sino alla Germania del Cancelliere Merkel, vede l’Italia tra le nazioni più esposte. Tutto il pre-partita di Italia – Irlanda si è giocato sulla probabilità che le due rivali dell’Italia, la Spagna e la Croazia,trovassero degli accordi che sportivi non sono, per estromettere la nostra squadra. Questo ha creato tutta una serie di polemiche, di battibecchi, di botta e risposta tra noi e gli avversari che hanno avuto gioco facile nel dire: ‘guardate al vostro campionato, quelli che aggiustano le partite non siamo noi, ma siete voi!’.Particolarmente sgradevole è stata la dichiarazione del capitano della Croazia Srna nei confronti del capitano dell’Italia Gigi Buffon che è stato citato come scommettitore e anche per cifre milionarie, ma ovviamente ci sono state tutta una serie di altre reazioni più o meno sdegnate da parte degli spagnoli e da parte degli Irlandesi stessi che sono allenati da un italiano che il calcio nazionale ovviamente lo conosce da oltre 50 anni, Giovanni Trapattoni.”

Proprio in riferimento al presunto “biscotto” che Spagna e Croazia potrebbero mettere in atto, le chiedo: ragionare di combine vere o presunte, non equivale in qualche modo a riconoscerle e legittimarle?

“In realtà, i cronisti che stanno seguendo le conferenza stampa degli europei hanno notato che per esempio durante la conferenza stampa del Commissario tecnico spagnolo Del Bosque, soltanto poche domande sono state riservate a questa presunta ‘pastetta’ che gli spagnoli potrebbero organizzare con la Croazia. Questo per dimostrare che al di fuori dei confini italiani il sistema dell’accordo è marginale ed è per la verità particolarmente marginale in Spagna che è uno dei campionati dove addirittura per un certo periodo si davano dei premi a vincere, affinché dare dei premi a perdere.
È chiaro che l’atmosfera generale che si è creata intorno a questa partita, fa sì che quasi ogni risultato possibile possa essere visto con sospetto, a eccezione di un risultato negativo per l’Italia stessa. L’unico modo per uscire dal teorema della pastetta, del biscotto, della torta o altri termini di pasticceria è che l’Italia stasera non riesca a battere l’Irlanda, cosa che ovviamente non è scontata prima di scendere in campo, ma sarà altrettanto ovviamente difficile perché l’Irlanda è una delle nazioni più deboli dal punto di vista sportivo.”

Il match dunque si preannuncia ostico. Qual è la sua previsione?

“Gli scenari sono sostanzialmente tre: c’è uno scenario ottimistico, uno scenario realistico e uno scenario pessimistico. Lo scenario ottimistico è quello in cui l’Italia passa perché vince contro l’Irlanda e Spagna e Croazia fanno una partita vera e non si mettono d’accordo sul 2 a 2; poi, c’è un’ipotesi realistica che è quella che l’Italia non passi perché sostanzialmente non merita di passare e nessuno può dare la croce a Spagna e Croazia che pareggiano 1 a 1. Infine, la terza ipotesi, quella catastrofica, prevede che l’Italia non vince, non batte l’Irlanda e quindi va a casa per assoluti e totali demeriti suoi. Da tifoso chiaramente uno preferisce l’ipotesi ottimistica; se invece l’ipotesi ottimistica non dovesse prevalere, io spero in quella peggiore, perché potrebbe essere un’occasione per liberarsi di una classe dirigente che nel calcio italiano ha combinato veramente poco. Se noi usciamo al primo turno agli europei vuole dire che per la seconda volta consecutiva, dopo i mondiali del 2010, la Nazione non è nei primi 8 del torneo, un fatto che risulterebbeparticolarmente grave. Quindi questa potrebbe essere un’occasione per un repulisti anche a livello dirigenziale, un’occasione che temo peraltro noi mancheremo ancora una volta.”

da cadoinpiedi.it

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